lunedì 23 aprile 2012

Remember the time

Causa scleri di lavoro  ho abbandonato per un pò di tempo il blog che però stasera torna più vivo che mai per un post revival a conclusione di un weekend revival. 
Appunto.


500 km in circa 36 ore per fare Santo Stefano Belbo (luogo di lavoro o meglio detto Hogwarts o la casa dei Cullen e se non capite la citazione non avete mai visto né Harry Potter e né Twilight) Mantova e poi Mantova Torino.
Ok solita solfa. Ok solito concerto. Ok Subsonica.
Non racconterò niente del concerto, della scaletta, del palco etc...perché tante persone che leggeranno questo post dovranno avere la faccia da ebete con in mano la sorpresa dell'ovetto Kinder come la sottoscritta l'altra sera e quindi zero spiate!
Però una cosa la voglio dire.
Salto indietro nel tempo a 15 anni prima ma con le stesse emozioni. Anzi di più. Ed era il periodo in cui non c'era Internet e c'erano le cassette e i primi cd (Cit. Max Casacci) ma le sensazioni che la musica può darti sono le stesse (Cit. Pinkveronica). 
Si perché la musica non ha età, sesso, tempo, attraversa anni e periodi di ogni tipo ma può renderti sempre una persona felice e chissà con il passare del tempo anche migliore. Perché in ogni caso quello che un altro scrive e suona per te, tu la fai tua, la rendi personale e rimane sempre nel tuo cuore. E non importa se il testo è banale o la nota è sempre la stessa e il cantante ha la voce di una cornacchia o di un usignolo: tu sai che è lì per te e per te (e per tutti gli altri) sta facendo qualcosa di speciale. 
Ognuno di noi ha le proprie canzoni del cuore, la propria top ten, i propri gusti e quanto altro ma il potere delle note messe insieme è uno solo per tutti: rendere felice chi suona e chi ascolta. E se poi chi suona è ancora più felice di chi ascolta allora il finale è quello che desideravi, qualunque sia il genere suonato, cantato, urlato. E allora non senti più la stanchezza della giornata, i km fatti, il traffico in autostrada, il navigatore impazzito, il collega rompicoglioni e il fidanzato/a che te la fa a fette.
Tutto per un breve lasso di tempo scompare e tu sei felice.
Felice di quel biglietto in mano.
Felice per quella faccia da rimbambito appena si spengono le luci e senti la prima nota.


E allora grazie di cuore a tutti coloro che hanno fatto della loro ragione di vita una strofa, un strumento, una nota perché quando le canzoni sono belle sono di tutti. E questa frase fighissima non l'ho detta io ma segnatevela lo stesso.