martedì 6 novembre 2012

Caro Sindaco di Torino ti scrivo...

Caro sindaco Fassino,

Le scrivo questa lettera per farle conoscere la mia opinione sull'attuale situazione della movida della nostra città, opinione per altro condivisa in questo  momento da molte persone che conosco.
Le faccio subito presente due cose: 1) abito a 10 minuti a piedi dai Murazzi, 2) sono un assiduo frequentatore degli stessi.
Per quanto riguarda il punto 1, le vorrei dire che non uso tappi per dormire, non ho costruito barricate alle finestre, la mia vicina ha una bambina di 2 anni, la signora che abita sopra di me ha circa 80 anni, i vicini di fronte abitano in questa casa da circa 30 anni e sono tutte persone sane di mente che non riportano segni di scompenso dovuti al fatto di abitare in una zona "animata" della città. 
Anzi, sa qual è il mio problema? Purtroppo abito al primo piano e il 15 che passa sotto la mia finestra un pò mi disturba: potrebbe fare qualcosa per deviarlo? Che so in provincia di Cuneo?
E si è vero, spesso parcheggio lontano, soprattutto durante il weekend perché chi esce, va a cena, a bere una birra o un caffè in piazza Vittorio, ai Murazzi, alla Gran Madre etc.. (e quindi spende dei soldi) me lo trovo sotto casa e io sono costretta a numerosi giri. Sa, io sono stanca, lavoro a 80 km da casa e vorrei mettere la macchina davanti al portone, come possiamo fare? 
Anzi, se potesse anche dire al ristorante davanti a casa di togliere il dehor, non far sedere la gente fuori per cenare e chiudere alle 21 sarebbe meglio, guadagneremmo più spazio diminuendo del 90% il fatturato della sua settimana, ma noi residenti saremmo molto più tranquilli.
Per il punto 2 invece vorrei che si impegnasse maggiormente a risolvere problemi di rumore, di gente che per strada parla e ride, magari fuma una sigaretta e soprattutto beve e consuma quello che viene venduto nei locali dei Murazzi e dintorni, facendo si che la gente lavori, l'economia della città funzioni e soprattutto renda Torino una città diversa da quella che era alcuni anni fa. 
Ma lo sa, vero che era una città diversa, no?
Sa, io sono andata a scuola in Piazza Vittorio, mia nonna abitava lì vicino (e io ho passato parte della mia infanzia con lei) e avendo io non 18 anni ma il doppio più uno, le dico che c'erano pusher ad ogni angolo, ladri di motorini, venditori di macchine rubate e uno dei pochi bar decenti e frequentabili era quello sotto la mia scuola. Bar che attualmente è un noto locale di Piazza Vittorio. Perché lei lo sa che alle 7 di sera all'epoca c'era la morte nera in giro vero? E si è vero ha ragione, c'era un gran silenzio. Si certo, nessuno usciva di casa se non qualcuno con il cane o qualche matto (e le assicuro più di uno) che come me che andava ai Murazzi nei locali fracassoni che qualcuno adesso vorrebbe vedere morti e chiusi e che soprattutto da un certo orario in poi NON dovranno più vendere alcolici. 
Mi potrebbe spiegare il motivo di tutto questo? Quindi dalle 20 alle 3 tutti possiamo andare in coma etilico e mi possono vendere da bere e dopo tutti con la tisana depurativa per eliminare l'alcol in eccesso?. 
O forse non le piace la musica dei locali? 
O le danno fastidio le persone che vanno in giro? 
Ama di più gli zombie, la nebbia, gli scippatori sotto i portici di via Po che potranno agire indisturbati? Oppure preferisce un'orda di ambulanti abusivi che venderanno di sgamo birrette a tutti dalle ore 3 in poi bivaccando sui gradini di ogni dove (e probabilmente anche di casa mia)?
Sicuramente problemi ce ne sono e ce ne saranno sempre in ogni città ma la storia dovrebbe insegnare che con repressioni stupide, regolamenti inutili, leggi ignoranti (perché ignorano lo stato delle cose) ci sarà sempre il modo di "aggirarle" e forse di creare danni che nemmeno ci immaginiamo.
E poi i Murazzi sono una parte fondamentale della vita e del volto di Torino, sono la nostra città, parte integrante di quello che siamo e cercare di distruggerli non le porterà certo un gran bene: né alla città, né a lei.

Vorrei quindi dirle che io non cambierò casa, continuerò ad andare ai Murazzi e se non troviamo subito una soluzione intelligente a tutto quello che è stato detto e fatto fino ad adesso, domani sera si troverà un "gruppetto" di persone sotto a casa che vorranno offrirle da bere. Ovviamente dopo le 3.

Con affetto, una cittadina torinese.




3 commenti:

Anonimo ha detto...

Cara ragazza,

dalla tua mail non si capisce se la tua natura sia quella di una chelonia -ordine a cui appartengono quei simpatici rettili come tartarughe o testuggini- o umana, come noialtri.

Nel secondo caso, ti faccio presente che 10 minuti a piedi, fatti a buon passo e supponendo che tu non segua un percorso a spirale come una cavia persa in un labirinto, sono circa 500 metri.

Ti faccio altresì presente che a tale distanza -per esempio- il rumore che ti arriva è ad 1/25esimo della potenza di quello che arriva a chi si trova a 100 metri. Questo per la natura di diffusione dei fronti di onda sonori.

Non solo, ma probabilmente avrai tra te e le sorgenti sonore palazzi e costruzioni che assorbono il suono prima che arrivi a casa tua, facendo da barriera antirumore, come ti potrà spiegare chiunque abbia un'infarinatura di diffusione del suono o di urbanistica o di architettura.

Verosimilmente a farti da barriera antirumore saranno proprio quei palazzi dove abitano coloro che, a ragione, si lamentano.

All'istessa maniera, cara ragazza, gli avventori dei locali hanno questa strana tendenza ad accumularsi con maggiore probabilità a ridosso dei locali e nelle immediate vicinanze e non a 10 minuti a piedi da essi.

Insomma, cara ragazza, ti faccio notare che tu, come è solito di molti, stai cercando di dar via il culo degli altri dicendo che non deve poi fare tanto male.

Con affetto, un cittadino torinese che ti consiglia di dedicarti di più al rosa e meno alle lettere aperte.

Anonimo ha detto...

Non inizio con Caro Sindaco perche' lei per me non e' caro e spero per tutti i cittadini torinesi. Sinceramente se prima avevo poca stima di lei ( e non metto la L appositamente) adesso ne ho ancora meno...mi chiedo come un " sindaco" possa fare il dito medio...si rende conto di quanto ha mancato di rispetto a tutti NOI..???? E ' A DIR POCO VERGOGNOSO ! Spero con tutto il cuore che il suo mandato scada il prima possibile...e che al suo posto arrivi una persona degna di questo incarico...grazie a Chiamparino Torino e' diventata una citta' meravigliosa , c'era pulizia i giardini e parchi erano sempre ben curati...adesso da quando c'e' lei al posto dei giardini c'e' la palude. ..nei parchi non c'e' sorveglianza il nulla....per i suoi 5 mila e passa € ( senza contare gli altri benefici) direi che non fa proprio nulla...dovrebbe anche lei rendere a tutti cosa fa durante il giorno...e non usi piu' la macchina blu li dia al comune...servono per pagare gli stipendi..
Dott.ssa Simonetta S.

Marco Salvario ha detto...

Anch’io non posso scrivere “caro” sindaco, soprattutto non posso usare la maiuscola per il ruolo che Fassino ricopre: lo avrei usato con chi l’ha preceduto, ma con costui proprio non posso.
Vivo da quando sono nato a san salvario, un quartiere che ormai non ha più diritto alle maiuscole, ho speso migliaia di euro per sostituire gli infissi e insonorizzare i vetri, dormo (magari!) con i tappi per le orecchie che deve utilizzare anche mia madre di 86 anni. Tornato dalle vacanze, ho trovato gli stessi fracassoni di sempre ancora più urlanti e scatenati tutte le notti, nuovi dehors aperti e, nella bacheca del Rough in via principe Tommaso 3, in grande evidenza una bella massima di Charles Bukowski. Ho notato venerdì due vigili che si sono fermati a leggerla, mi sono chiesto se avrebbero preso qualche provvedimento, ma evidentemente era di loro gusto e si sono fatti come sempre i fatti loro (Bukowski avrebbe usato un’espressione più colorita).
Dedico quindi ai (non) vigili di san salvario, alle forze del (non) ordine di Torino, e alle (non) autorità, e a Fassino (non) sindaco di san salvario, le prime righe di quella profonda massima.
Marco Salvario